Davos 2023, sul clima: "Vicini alla catastrofe"
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Davos 2023, sul clima: “Vicini alla catastrofe”

Giorgia Meloni-Antonio Guterres

L’accusa per il clima va poi ai colossi petroliferi, per essere stati consapevoli già negli anni ’70 di quello a cui andavano incontro.

Cinque giorni dedicati al World Economic Forum, il forum economico mondiale. Questa prima edizione in presenza dal 2020 è intitolata ‘La cooperazione in un mondo frammentato’. I temi principali del programma riguardano la guerra in Ucraina, con il presidente Zelensky presente da remoto, ma anche economia ed energia, clima e sicurezza.

Giorgia Meloni-Antonio Guterres
Giorgia Meloni-Antonio Guterres

Al Forum economico mondiale di Davos, oggi si preannuncia una condanna a livello globale per quanto riguarda il clima. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, non ha avuto paura di tuonare le sue parole con un’aspra verità a cui potremmo assistere nel prossimo futuro: “Oggi siamo molto vicini al punto di svolta che renderà la catastrofe irreversibile”.

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“Una situazione catastrofica”

Siamo ad un passo dalle conseguenze del cambiamento climatico, “cambiamenti irreversibili che minerebbero il futuro del pianeta”, ha proseguito Guterres, dicendo che “manca il senso di emergenza sul clima ma abbiamo un solo pianeta da usare”. Si prevede che gran parte del Pianeta sarà presto inabitabile e questo, in uno scenario di sovrappopolamento, appare come una condanna a morte.

“Oggi i produttori di combustibili fossili e i loro sostenitori continuano a correre per espandere la produzione, ben sapendo che il loro modello di business non è compatibile con la sopravvivenza umana. Questa follia appartiene alla fantascienza, eppure sappiamo che il crollo dell’ecosistema è un fatto scientifico freddo e duro”, ha aggiunto il segretario generale dell’Onu.

Così, Guterres accusa i colossi petroliferi di essere stati ben consapevoli 40 anni fa di quello a cui andava incontro il loro prodotto, “ma come avvenuto per l’industria del tabacco, hanno ignorato la stessa scienza”. “I responsabili devono essere perseguiti”, dichiara, come le compagnie di tabacco che nel 1994 hanno dovuto pagare 246 miliardi di dollari in 46 Stati americani.

Per quanto riguarda la situazione geopolitica ed economica, per il segretario dell’Onu “siamo nella peggiore situazione che io abbia visto nel corso della mia vita”. Facendo un paragone con la Guerra fredda afferma che allora la situazione era “più semplice perché c’erano due blocchi ma meccanismi chiari”.

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ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2023 15:59

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